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sabato 2 dicembre 2017

Vuoi stare bene? prova a ridere..


E tu, sei capace di ridere?

Uno degli ingredienti che aiuta a rendere la vita più vivibile è sicuramente l’allegria.
Senza allegria l’esistenza diventa molto più faticosa. Tutti quanti tendiamo a una condizione di equilibrio, che non si può apprezzare quando l’esistenza è colpita dalla totale assenza di allegria, come nella depressione, o quando a prendere la scena è la condizione di euforia come nella polarità opposta a quella depressiva, che è la mania. Soprattutto, l’allegria non va confusa con quella stolida modalità scambiata per leggerezza che accompagna certi modi di essere che vogliono contrabbandarsi per brillanti, ma che di fatto indicano un’incapacità di cogliere l’essenza delle cose. L’allegria è una miscela di buonumore, gioia, serenità, spensieratezza. È uno stato dell’anima che si manifesta in tutto il corpo e in modo particolare sul viso (occhi, mimica, sorriso) diversamente da altri stati dell’anima che, come la gioia, stanno più volentieri nell’intimità. 

L’allegria contagiosa e migliora la qualità delle relazioni anche perché innesca una certa tendenza all’altruismo sano, quello naturale e spontaneo.

Ridere: una barriera allo stress cerebrale

numerose sono le ricerche che hanno messo a fuoco diversi aspetti coinvolti nella condizione dell’allegria, sia da un punto di vista psicologico che neurologico. Le più interessanti sono quelle che studiano il rapporto tra allegria e salute. Alcune ricerche classiche hanno dimostrato che l’allegria ha molti effetti positivi sull’organismo ed esercita un’azione protettiva sulla salute perché contrasta gli effetti tossici dello stress sul cervello (perdita di neuroni dell’ippocampo e di altre aree cerebrali sensibili allo stress) e sul sistema immunitario.
Altre ricerche svolte su individui con scarsa o nulla propensione all’allegria e un atteggiamento mentale non favorevole a cogliere gli aspetti umoristici della realtà, mettono in evidenza una minore capacità di tollerare il dolore. Inoltre le ricerche indicano che essere allegri e cogliere gli aspetti umoristici della realtà, consente di trasmettere buonumore alle persone che ci stanno vicine innescando una serie di benefici reciproci: migliorare e aumentare le relazioni, preparare un buon terreno all’espressione delle emozioni, stringere nuovi legami in tempi brevi.

Il pregiudizio della serietà:

grazie a queste ricerche è stato superato quel grosso pregiudizio che considerava l’allegria come un tabù all’interno delle terapie, non solo in medicina, dove era assoluto, ma anche in psicoterapia dove un certo atteggiamento serioso era comunque dominante.
Una cosa è la serietà di cui necessitano le pratiche terapeutiche, di qualunque natura esse siano, come garanzia di un atteggiamento rispettoso delle conoscenze scientifiche e umile di fronte a ciò che ancora non si conosce, un’altra è non far spazio all’allegria e a tutto il suo potenziale benefico!


Fonte: https://www.riza.it/psicologia/stress/5466/alt-allo-stress-con-una-risata.html

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